mercoledì 26 giugno 2013

Beati sul sofà!!



Non è una novità. Il divano è diventato il fulcro della maggior parte delle case italiane. Le nonne lo usavano come elegante luogo dove riposarsi e bere thè… Ricordo ancora mio nonno (vestito sempre elegante per casa anche se non doveva uscire) che ci ospitava sul divano, intonando splendide conversazioni ricche d’insegnamenti di vita.
Oggi invece il divano si usa per mangiare, vedere film, leggere, giocare all’x-box, vedere le partite di calcio o Peppa Pig, e stare insieme con gli amici. E le coppie? Come utilizzano il divano? Numerose sono state le indagini e le interviste a riguardo. Tre coppie su quattro affermano che trascorrere almeno un'ora al giorno sul sofà in compagnia del proprio partner rende il rapporto decisamente più stabile. Io stavo iniziando ad avere una crisi come Carrie in “SexandtheCity2” con il suo Mr.Big...La crisi della moglie annoiata che vorrebbe uscire tutte le sere e invece rimane calamitata sul divano, a causa della stanchezza post lavoro del marito.


Invece il divano ha una rivincita (come nel film) si svela essere uno spazio di condivisione e vicinanza, quasi una terapia.. Non è un caso che sempre più coppie spendono molto tempo e denaro nella scelta del divano più comodo. Che c’è di male ad ammettere le proprie debolezze? Siamo stanchi e non si può uscire sempre. Ci si affanna per arredare la casa, trasformarla in un perfetto nido d’amore e poi non si sta mai dentro casa, che senso ha? Il divano fa bene, ma senza esagerare!!
E’ un luogo chiave tra le mura di casa che contribuisce a portare armonia domestica. E’un pezzo di arredamento che stimola calore nelle relazioni e pace in famiglia.
Ripeto: senza esagerare!!

martedì 25 giugno 2013

EROI DI GUERRA



Prima medicazione della ferita… torniamo al Policlinico. Durante le solite file d’attesa, capita di iniziare public relations con chiunque… E’ stato così anche per noi. Joseph  fa amicizia con un simpatico 55enne, un meccanico romano di 7 generazioni. Ci racconta di come si è fatto male al dito, ha preso la scossa, balzando indietro, una ventola gli ha tranciato la pelle del dito indice… Un semplice intervento di chirurgia plastica ed è fatta, hanno ricucito un pezzo di pelle recuperato da un’altra parte del corpo.
Reazione da donna: “Oh mio Dio! Che schifo!! Chissà che dolore!! Poveracciooo!”
Reazione da uomo: “Ma chi si crede di essere! Tsè…io ho affrontato molto di peggio!”
Ed è così che Joseph racconta di come si è procurato la cicatrice al braccio… spiegando l’evento con lo stesso carisma del nuovo amico!! Il meccanico allora continua.. mostra una cicatrice sul polso.. e aggiunge una frase che non avrebbe mai dovuto dire a mio marito: “Fare il meccanico è pericoloso, rischiamo di prendere la scossa più noi che voi elettricisti!”
Ecco è la fine! Volevo mettermi le mani in testa!
Hanno continuato tutto il tempo a mostrarsi cicatrici a vicenda!! Facevano a gara di chi avesse subito l’intervento chirurgico più lungo e pericoloso…
Beh in fondo mi sono divertita moltissimo ascoltando questi due soldati vissuti, il tempo è volato e non dimenticherò mai alcune frasi uscite fuori dal ring "meccanici contro elettricisiti":
“Io ho sentito il rumore delle forbici che tagliavano le cisti, mi ricordava il rumore di quando taglio la carne di maiale appena ammazzato, lo faccio tutti gli anni al paese” (tradotto: ahò io so forte!)
“Io ricordo che i medici erano talmente presi a cucì i punti che hanno dimenticato di levà il laccio emostatico, nun me sentivo più il  braccio, eh ma io ho resistito!!!” (tradotto: ahò io so fico!)
“Io te dico solo che me volevano rimette l’ovatta sotto la benda! Che prurito che me fa!! Gli ho urlato nun me ce la mette! Alla fine manno dato retta!!!!” (tradotto: ahò io so er capo!!)

Nella società di oggi non apprezzo gli uomini che si sentono virili solo quando quando si fanno lampade, cerette e manicure!!! Fa sempre piacere avere un marito alla Rambo Style!

Brutto scherzetto



Siamo stati al Policlinico per una semplice operazione, Joseph si doveva rimuovere un lipoma alla schiena. L’ho accompagnato.  Eravamo tranquilli durante il viaggio.
Appena vista la scritta nella stanza “SALA OPERATORIA, NON BUSSARE E MANTENERE IL SILENZIO” abbiamo iniziato ad agitarci entrambi… E’ il suo turno, lo chiamano e lui entra….
La porta si apriva e chiudeva in continuazione ed io ogni volta sbirciavo dalla fessura con la speranza di vedere qualcosa e con la curiosità di sapere se tutto procedesse per il meglio… Non mi sono spostata per un attimo. Sono rimasta impalata, appoggiata alla parete del muro di fronte la porta. A un certo punto esce un’infermiera, cammina verso di me….. e apre la sua mano...
Vedo quel pezzetto d’oro che vale più di ogni gioiello… mi viene un colpo al cuore, mi tremano le gambe, mi mancava l’aria. Perchè mi portano la fede di mio marito? Che è successo lì dentro?
L’infermiera mi guarda e dice:
“Ma che ha capito signò?” “Dentro non se possono tenè oggetti de metallo”

Buon Dio perché non me l’ha detto subito?????????????!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 20 giugno 2013

Comincia il coro delle cicale...



Qui a Roma siamo passati dal cappotto alle infradito così improvvisamente che ho ancora il cambio di stagione a metà!
Fa caldo… molto caldo… si arriva a 35°… Mio marito ha deciso: “Tesoro, mi devo tagliare i capelli a zero, basta, taglio tutto!!”. La cosa non mi ha fatto molto piacere… Quando si taglia i capelli così tanto (anzi quando si rasa la testa) non sembra più lui, non riesco a vederlo, sembra un bambino con le orecchie enormi!! Ahahahahah!!
Poi ho notato alcune cose che mi hanno fatto riflettere…

  • La sensazione imbarazzante di quando in metro mi alzo dalla sedia e sento che la sottana si è appiccicata al sedere… La stessa sensazione la provo in chiesa. Sento che la fila di persone dietro mi sta fissando… sono sicura di avere gli occhi addosso… quindi cerco di staccare la sottana, con la mano in mezzo alle ….. con la massima “naturalezza”!!
  •  La sensazione delle cosce che si toccano, quando cammino con la gonnellina estiva, pelle contro pelle, non riesco proprio a camminare senza allargare le zampe… Mi sento una cavalletta sotto al solleone! 
  • La sensazione della vescichetta dietro al tallone che si forma appena mi infilo le scarpe estive…e arrivata a lavoro comincio a zoppicare!

Insomma ho capito che è davvero arrivata l’ESTATE: fastidiosa se rimani in città - splendida se vai al mare!!
Mio marito per una volta ha perfettamente ragione: “Amore, quanto ti capisco, hai preso una saggia decisone. Vai dal barbiere e fatti la BOCCIA!!!” (Quasi quasi me la faccio anche io!! Ahahahah)

domenica 9 giugno 2013

Non fare sconti a te stesso

Vi lascio un articolo di Francesco Alberoni, medico, sociologo, giornalista e scrittore. Autore di Innamoramento e amore, l'opera che lo rende celebre a livello mondiale, tradotto in oltre venti lingue. Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte ricevuta nel 2003:

Aretè, eccellenza. Per i greci era la virtù più importante. Ciascuno, nel suo campo di attività, nella sua arte, doveva prodigarsi per raggiungere la perfezione. Il vasaio realizzare i vasi più belli, lo scultore le più belle statue, il navigante guidare con la massima perizia la sua nave, il poeta tragico scrivere le più sublimi tragedie. Michele Ferrero mi raccontava con che passione faceva le prove e le ricerche che, alla fine, lo hanno condotto alla invenzione della Nutella. Ho seguito passo passo l'appassionante creazione di Mulino bianco. Io stesso ho passato dodici anni a studiare e a riscrivere lo stesso argomento finché non è nato il libro «Innamoramento e amore». E per tutti il periodo più bello è stato proprio quello della ricerca quando, attraverso lo sforzo, senti nascere qualcosa di cui tu stesso, a un certo momento, sei stupito e ammiri. Oggi però la spinta all'eccellenza viene ostacolata da una pedagogia che punta sulla facilità, la mediocrità, l'improvvisazione. Col risultato che i ragazzi non hanno informazioni sistematiche, non sanno concentrarsi e non sanno argomentare. Mentre coloro che vorrebbero una scuola rigorosa - molti insegnanti delle scuole medie e superiori e dell'università - vengono sistematicamente osteggiati. Ma con la banalità e la mediocrità la società non si sviluppa e l'individuo si deteriora. L'eccellenza si ottiene solo se, ogni volta, facciamo meglio della volta precedente. Mi viene in mente una ragazza che, fin da dieci anni, ha fatto moltissimi lavori, in campagna, a vendere libri, e ogni volta era così brava che la promuovevano a un'attività superiore. Finché, a vent'anni, non ha rilevato una piccola impresa e l'ha fatta prosperare. Ma l'abitudine a fare le cose in modo perfetto l'ha imparata da piccola, su lavori umilissimi. Solo chi è esigente con se stesso sviluppa la capacità di giudicare ciò che vale e ciò che non vale. Il bravo architetto con uno sguardo coglie la disarmonia, lo scienziato di valore identifica la contraddizione, il grande musicista si accorge anche di una sola nota sbagliata. E noi abbiamo bisogno di gente di questo genere in tutti campi, dagli ospedali, alle discariche, alla magistratura. Abbiamo bisogno di una classe dirigente all'altezza dei difficili tempi che viviamo. Ma tutto comincia dall'individuo, dalla sua motivazione, dal suo impegno a realizzare l'eccellenza.

Se vuoi ottenere l'eccellenza non fare sconti a te stesso - Corriere della Sera - F.Alberoni

mercoledì 5 giugno 2013

A.A.A. Cercasi Marito

Siete alla disperata ricerca di un marito??? Molte donne non conoscono San Pasquale Baylón. Anche io non ne conoscevo l'esistenza, ma la mia carissima amica Giovanna mi ha raccontato la sua storia!! Vi consiglio di rivolgervi a lui, chissà.. magari è la volta buona!!

“San Pasquale Baylónne
protettore delle donne,
fa ch’io trovi un bel marito
sano, forte e colorito,
come te sia tale e quale,
o glorioso san Pasquale!!!”

San Pasquale Baylón è nato in Spagna il giorno di Pentecoste. Cresciuto in una famiglia di umile condizione, da fanciullo fu garzone di un allevatore di pecore. Manifestò fin da piccolo la sua vocazione spirituale trascorrendo le lunghe ore del pascolo del gregge in meditazione e preghiera. A diciotto anni chiese l'ammissione al noviziato presso il convento di Santa Maria di Loreto della congregazione dei Frati Minori Alcantarini (aderenti alla riforma di san Pietro d'Alcantara), ma riuscì ad esserne ammesso solo due anni dopo. L'eucarestia fu il centro della sua vita spirituale. Pur essendo illetterato, seppe difendere coraggiosamente la sua fede, rischiando anche la vita durante un difficile viaggio che, nel 1576, fu incaricato di compiere fino a Parigi, attraversando la Francia calvinista dell'epoca. Dopo il viaggio Pasquale scrisse una raccolta di sentenze per comprovare la reale presenza di Gesù nell'eucarestia. Morì all'età di 52 anni, il giorno di Pentecoste, 17 maggio 1592, nel convento del Rosario a Villarreal.
Il santo viene considerato protettore di cuochi e pasticcieri perché, secondo la leggenda, sarebbe l'inventore dello zabaione. Il suo culto, si diffuse particolarmente a Napoli nei lunghi anni della dominazione spagnola. Nella tradizione popolare napoletana il nome di Pasquale Baylón è spesso accostato all'universo femminile quale santo protettore per trovare marito. La chiesa dedicata al Santo si trova a Trastevere, in via San Francesco a Ripa, vicino via delle Fratte.

Concludo con la strofetta popolare di Giuseppe Gioacchino Belli, poeta della Roma dell’Ottocento, che si riferisce a questo santo come un alleato speciale:

"quelle belle e quelle brutte / San Pasquale le sposa tutte"

Ma alla fine di tutta questa storia… scrivo un consiglio a vostro favore:

“Sappiate apprezzare anche la vita da Single Lady!!”