Che succede? Come mai non ci sono nuovi post??? Sapevo che prima
o poi doveva succedere: aiutooooo mi manca l’ispirazione. Il mio maritozzo si
sta comportando così bene che non so cosa scrivere!!! Lasciatemi
godere questi giorni di quiete…
Mio marito mi definisce “na pentola de facioli”! Nel gergo romanesco si riferisce a una donna che borbotta sempre! Desidero sfogarmi con tutte voi, scambiarci consigli! Non punto più la freccia verso il mio amato e innocente marito, ma decido di mirare a tutte le mie amiche on line! Scrivetemi le cose che “vi mandano ai nervi”. Avanti alla caccia di colui che la combina più grossa! Divertiamoci e ridiamoci su!
martedì 30 aprile 2013
giovedì 18 aprile 2013
Orchi di Mordor
Un tremendo contrasto tra marito e moglie? E' normale!! Non dobbiamo spaventarci!!!!
Non
è un brutto segno, perché litigare fa parte delle dinamiche della coppia, della
vita e della propria libertà. Non siamo mica dei cyborg! Le donne sono abituate a esagerare e durante le discussioni molto accese…
il marito appare un brutto orco che non riesce proprio a capirci. Sembra un orso, una bestia,
un servitore di Sauron: un urukhai!!
Ecco un sacro consiglio: mai andare a dormire senza prima
aver fatto pace! …MAI, MAI, MAI!
giovedì 11 aprile 2013
Husband..ato
Chi ha inventato WhatsApp?? Un' applicazione del cellulare che distrae l’attenzione dei mariti....
Ogni volta che
cerco di comunicare con lui, lo ritrovo chino sul cellulare a chattare con
“gruppo di calcetto”, che rabbiaaaaa!!
Coniugare al presente
Basta
leggere quei mattoni di libri in treno, basta entrare nelle avventure dei
romanzi, schiacciata tra gomiti estranei e strizzata dentro i bus. In questo
tempo di crisi... mi sento un po’ disorientata quindi ho cambiato tipo di
letture. Ho cercato libri che aiutano a riflettere! Grazie alla mia amica
Cleofe… ho scoperto Jacques Philippe, un autore che mi dona tanta pace.
Condivido con voi nel sentire
tutte le conseguenze della crisi economica, l’aumento delle bollette, il costo
della vita, i clienti che non pagano, la disoccupazione, etc. Ho pensato se è
opportuno tagliare qualcosa. Le prime cose che eliminano le donne sono
il parrucchiere, l’ estetista, l’ abbonamento in palestra, le vacanze e per
chi ce la fa le sigarette. Sappiate che la scomodità della
crisi non è fare sacrifici. Ci siamo imborghesiti troppo. Siamo tutti
abbastanza forti per adattarci. Il pericolo maggiore è il crollo psicologico.
Immagino e vedo di persona, quante donne si demoralizzano! Sappiate che forse non è
la sofferenza a farvi disperare ma è la proiezione sconfortata dell’avvenire.
Provoca più dolore la rappresentazione della sofferenza che ci immaginiamo noi,
rispetto alla sofferenza in sé.
“Eh, ma io sono fatta così!”
No amica mia, tu puoi cambiare. Non
preoccuparti degli errori commessi nel passato. Fanno parte della nostra
storia, sono le vecchie ferite che ci hanno rese più mature. Il futuro invece è ancora un' incognita quindi è inutile proiettarsi film e
perdere tempo con dispersioni mentali. Siamo bravissime a proiettare immaginari
inadeguati sul domani, ma così facendo otteniamo solo un grande spreco di
energie! A ogni giorno basta la sua pena..
Devi farti violenza e importi un ordine:
BASTA PESSIMISMO!
Non lasciamoci contaminare da
mille ansie. Riscopriamo la pienezza di vivere con l’essenziale, l’amore in
famiglia e il volersi bene. Io e la mia amica MecSilvia adoriamo una canzone che
non smette di commuoverci:
“Mentre il mondo cade
a pezzi
io compongo nuovi spazi e desideri che
appartengono anche a te.
Mentre il mondo cade a pezzi
mi allontano dagli eccessi e dalle cattive abitudini,
tornerò all'origine, torno a TE che sei per me
l'essenziale “
io compongo nuovi spazi e desideri che
appartengono anche a te.
Mentre il mondo cade a pezzi
mi allontano dagli eccessi e dalle cattive abitudini,
tornerò all'origine, torno a TE che sei per me
l'essenziale “
domenica 7 aprile 2013
Faccio sempre tutto io!!
Esistono mariti che sono molto
attivi... fuori casa!
Dentro casa esiste solo ”sono
stanco..”, “ho mal di testa”, “che c’è per cena!”, ”mi sdraio un attimo sul
divano”, e il top of the top è questo:
“Si, poi lo faccio!”
E noi mogli troppe volte ci facciamo
tentare dalla compassione. Ci arrendiamo per evitare discussioni. Vero?
Il rischio, che meschinamente si
cela dietro questi falsi ragionamenti, è che finiamo con trattare il marito
come un bambinone, o peggio che lo viziamo come un figlio… Sappiate che è
perfettamente in grado di dare una mano anche lui!
Ciò non deve però abolire il
nostro amorevole servizio e il nostro bellissimo ruolo di moglie comprensiva.
Bisogna allontanare il pericolo di seguire i nostri egoismi. A volte una limpida
concessione fa bene… Bisogna venirsi
incontro senza essere troppo esigenti.
E se a quel testone di mio marito ancora non entra in testa che se
lasci le scarpe nel portico, i gatti dei vicini ci fanno la pipì dentro… Amen!
E’ bello lottare bene e
nobilmente.
Ci vuole tanta, tanta pazienza.
Care vecchie cattive abitudini
Quello che devasta gli uomini è
il passaggio dalla casa della mamma alla nuova casa con la moglie! Dovrebbero inserire
nel corso prematrimoniale una leva obbligatoria, di almeno
un anno, in appartamento, DA SOLI!!!!
All’inizio conviverebbero tranquillamente
con la laniccia della polvere, cicche di sigaretta, lampadine fulminate,
bollette non pagate, letto sfatto, divano pieno di molliche (che se le raccogli
tutte ci fai un sacchetto di pangrattato), bagno incrostato e scarafaggi in
cucina... poi però che trasformazioni!! Alcuni ne usciranno dei perfetti ometti
di casa, altri ancora diventano maniacali del pulito, e infine c’è chi ne esce dimagrito
10 kg (testimone mio fratello che aveva sempre il frigo vuoto, come se la spesa
ti citofona a casa!!!). Quanto avrebbe fatto bene un periodo di vita da solo al
mio maritino! Vedo la differenza con
alcuni miei cari amici che vivono da soli,
e dico alle loro fidanzate “Beata te!! Che aspetti a sposarlo??”
Ma io non mi demoralizzo, c’è
sempre tempo per recuperare e per insegnare ai nostri uomini che si deve
COLLABORARE! Non cediamo alla tentazione del “poverino..è così stanco..lavora
tanto!” Anche io lavoro, anzi prendo pure il treno andata e ritorno!
Non abbiate paura di educare un
marito pigro..
Ci possiamo riuscire con tanta
positività e amore nel cuore!
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