Noi due abitiamo fuori città e ogni mattina usciamo di casa
in orari diversi, dobbiamo raggiungere mete diverse, con mezzi diversi... Ma
oggi abbiamo la fortuna di andare nella stessa direzione, quindi prendiamo una
sola macchina, poi viaggio in treno insieme.
Dobbiamo quindi uscire allo stesso orario… ciò significa che
non possiamo alternarci con il bagno…Dopo mille incastri, siamo ufficialmente pronti
per partire.
“Ok, tu accendi la
macchina, io metto l’allarme”. Appena esco di casa si gelano le guance… “Aspetta oggi fa freddo hai preso un
maglioncino? Già che ci sei, prendi anche l’ombrello!”
Il tragitto da casa alla stazione è una lotta per evitare
dossi e buche, non ho mai visto così tante buche… Dato che abbiamo appena
cambiato le ruote, siamo irrigiditi per l’attenzione alla ricerca di una buca
da scampare.
Il mese di settembre è il mese della ripresa. La ripresa
delle scuole, del traffico e anche dei lavori comunali… Durante il tragitto
incontriamo molti lavori di manutenzione. Hanno messo quegli odiosi semafori che ti costringono a stare fermo 4..5..6 minuti! Che stress!
Arriviamo in stazione. Io entro tranquilla con il mio
abbonamento, lui rimane indietro, mi giro perplessa e osservo le sue mani
nervose che cercano tra le tasche: “Amò
non ho il biglietto, hai spicci?”
Noooo! Corriamo verso la macchinetta automatica, nel frattempo
sentiamo il frastuono del treno che ci passa davanti agli occhi..! Inzia a fare caldo e pensiamo all' inutile maglioncino che abbiamo in borsa...
Riusciamo a prendere il treno successivo che miracolosamente
arriva dopo soli 3 minuti.
Lui: “Entriamo ai vagoni davanti che ci sono i
posti”.
Io: “No, entriamo ai
vagoni di dietro, così quando il treno arriva, le porte si aprono matematicamente di fronte al pilastro, dietro
al quale c’è un sottopassaggio che ti porta fuori stazione, grazie al quale …bla…bla…bla”
Lui mi segue sconfitto, ma non ci sono sedili liberi, il saputello
sentenza: “Te l’avevo detto che davanti
c’erano i posti!”
Buttiamo a terra la borsa pesante e il portapranzo. Appoggiamo
le schiene alle porte del vagone, dormienti... perché non abbiamo fatto in
tempo a prendere il caffè… ma solo una tazzona di latte rimasta nello stomaco… Sappiamo
che ci attendono 25 minuti di viaggio e ci facciamo cullare dai binari…
Felicemente abbracciati
e appisolati… La stanchezza porta all'idiozia....
- Lui: “Amore, la CULINARIA
è il reparto gay dell'aviazione?!!”
- Io: “No tesoro,
quello è l'AERONATICA!!!”
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